Nato come seguito dell’Antonio Apuzzo Strike! e del riuscito Songs Of Yesterday, Today And Tomorrow del 2016, questo sestetto ne riprende, oltre a 4/5 della formazione, che praticamente vede solo l’avvicendarsi della cantante e l’aggiunta della tromba, le coordinate espressive quasi eccitandole, sovrastimolandole, perfino drogandole, al fine di ottenere un esito volutamente sopra le righe, turgido di riferimenti sonori di vario tipo sminuzzati in un truciolare di altissima resistenza e di particolare duttilità. Determinante nel vulcanico ribollire sonoro offerto dai NewStrikers, oltre ai sassofoni acuminati del 64enne leader, spesso in contrastato e stimolante dialogo con la tromba (ma anche la cornetta o il flicorno) del figlio Valerio e alla multicolore sezione ritmica allargata con le marimba di Luca Bloise, la vocalità teatrale oppure inguinale oppure carezzevole oppure scat oppure… della convincente Marta Colombo, intenta a farci ascoltare i poeti Joyce, Pavese, Dylan ThomasJolanda Insana, e anche i testi suoi e di Apuzzo, come mai abbiamo fatto finora.
Il sassofonista, a lungo a fianco del batterista free Tony Rusconi, in trio con il batterista Mauro Orselli e il bassista Sandro Lalla (quest’ultimo ancora con lui), e negli Ibrido Hot Six, compone tutte le musiche, srotolando un tapis roulant irrefrenabile che sa essere incalzante e frammentario, libero e inquietante, bluesy e mediterraneo, swingante e feroce. Di altissimo livello Meghiddo Blues e Rosso 17 così come le due minisuite poste in apertura e chiusa del cd, che si dimostra tutto progetto di pregio e dalla rutilante fantasia.

Scritto da: Raffaello Carabini
Fonte: https://www.spettakolo.it/2020/12/03/cantare-il-jazz-e-non-solo-in-italia/